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martedì 12 aprile 2011

LE INTERVISTE DEL DOPO GARA


Il morale in via Facchinetti sicuramente non rispecchia quello di 8 giorni fa. Il risultato è lo stesso, ma l’avversario non di certo. Se contro il Mantova il pareggio per 3 a 3 andava benissimo a chiunque, quello contro la Castellana ha un sapore decisamente diverso, rammarico misto a delusione. In casa, contro uno dei peggiori attacchi del girone, non si può subire 2 gol avversari negli ultimi 10 minuti: questa è la frase che circola di più nelle ultime ore.

jpg_3890852Il direttore generale Troiano è dispiaciuto per l’ennesima partita buttata alle ortiche: “Sul 3 a 1 in casa nostra contro un avversario come la Castellana non è possibile farsi rimontare in questo modo. Capisco quanto avvenuto a Mantova, contro una compagine ben diversa da quella che abbiamo affrontato oggi. Non riesco a capacitarmi di un risultato di questo tipo contro un avversario di ben altra classifica rispetto alla capolista”. Ancora Troiano: «Forse sarebbe meglio analizzare le gare a mente fredda, pero' così sui due piedi mi vien da dire che forse sarebbe stato necessario avere più carattere in certi frangenti. Purtroppo non è la prima volta che succede in questo torneo, abbiamo subìto troppe volte le rimonte degli avversari, e nonostante tutto siamo ancora lì in classifica”.

jpg_3170977Il mister Giacomotti cerca di giustificare il calo di concentrazione soprattutto nei minuti finali, il maggiore imputato è la stanchezza: “Con i 3 punti la nostra graduatoria si sarebbe fatta ancora più interessante, ma dobbiamo andare avanti così. La squadra è stanca, ci sono giocatori che stanno tirando la carretta da 8 mesi: nel finale di stagione ci stanno partite di questo tipo, ma i nostri obiettivi restano invariati. Si possono fare tantissime considerazioni dopo questa gara, ma tengo a sottolineare che il gruppo sta facendo benissimo e la classifica, Mantova a parte, è lì sotto gli occhi di tutti”.


DAMICOInfine tocca al solito disponibilissimo Pato D’Amico dare un giudizio diretto, di coloro che hanno sofferto e patito sul campo: “Il campionato resta apertissimo, forse in certe partite abbiamo pagato un po' di inesperienza. Sul 3 a 1 dovevamo fare di più per "rompere" il ritmo agli avversari, magari agire con più malizia in alcune circostanze”. Poi l’argentino si sofferma sul discusso rigore scaturito da un suo “fallo” su Avanzini: “L'arbitro mi ha fischiato un rigore contro che era per lo meno inesistente: non ho neanche toccato l'avversario, che si è buttato a terra. E poi mi sono anche beccato l'ammonizione. Sull'1 a 0 per loro abbiamo avuto la forza di reagire e di portarci sul 3 a 1 per noi: a quel punto la partita era da chiudere, in un modo o nell'altro. Invece abbiamo concesso troppo alla Castellana, che ha avuto il merito di crederci fino alla fine”. D’Amico conclude la sua intervista invitando tutti alla concentrazione in un momento così topico: “Abbiamo perso un'altra bella occasione per portarci al secondo posto, ma restiamo in corsa per il nostro obiettivo. Domenica a Trento ci attende un'altra gara dura, adesso pensiamo a prepararla al meglio”.

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