Dopo la figuraccia rimediata in quel di Trento le parole dei protagonisti sono alquanto ridotte, inutile sprecare ulteriore fiato sulla prestazione di 2 giorni fa. L’unico che affronta a viso aperto e con molta calma la stampa è il mister Giacomotti: il tecnico del Voghera si assume tutte le colpe e spiega in dettaglio i motivi che hanno portato alla nuova sconfitta i rossoneri. “Mi prendo tutte le responsabilità - afferma - probabilmente non sono riuscito a dare le giuste motivazioni. L'approccio è stato molto deludente.” Massimo parla della mancanza di stimoli, durante la settimana che precedeva il match di domenica lui non ha saputo dare la giusta grinta per motivare i giocatori, evidentemente quasi sicuri di uscire da Trento col massimo bottino e il minimo sforzo. Inutile anche il cambio di modulo avvenuto a metà partita: “Troiano nel primo tempo ha ricevuto pochi palloni - spiega Giacomotti -, ritardavamo la manovra e avevamo il ritmo basso. Ho provato a cambiare qualcosa spostandolo a sinistra, ma non è questione di modulo. Quando si arriva a queste gare sono importanti la carica e la voglia.”
Subito dopo parola a Pato D’Amico, sempre disponibile a dire la sua. “Ho sempre fatto della competizione e della mentalità le mie armi vincenti, non possiamo regalare queste opportunità perché così si perde prestigio: abbiamo il doppio dei loro punti ed erano all'ultima spiaggia. Mi fa stare male questa cosa perché la società fa degli sforzi ed è stata corretta, mentre gli avversari in campo ci dicevano che non prendevano lo stipendio da vari mesi. Io ho fatto una scelta di vita, è il primo anno che sono in D, sono rammaricato perché mi considero un trascinatore: non si può giocare un primo tempo come abbiamo fatto, mentalmente il Trento è stato più forte e questo è inammissibile.”
Di scarse parole Luca Mercuri, desideroso di scappare al più presto dall’inferno di Trento: “Episodi - dice il centrocampista, che per l'assenza di Priolo è stato spostato in difesa - favorevoli a loro. Il primo è stato un gran gol, mentre la seconda rete è stato frutto di un nostro errore. Abbiamo reagito con il gol di Pato e ci abbiamo provato con Magnoni, bravo e fortunato il loro portiere.”
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