IN VETRINA
Il pareggio basta, E' SEMIFINALE!!IL SOGNO E' PIU' VICINO!!.
La zampata di Troiano permette ai rossoneri di continuare a sognare!
Voghe nel segno di Coccu, decide lui le sorti di partita e play-off.
martedì 15 marzo 2011
IL BORSINO ROSSONERO
La prestazione dei rossoneri di domenica scorsa è di sicuro da incorniciare. Forse una delle partite giocate meglio dai Giacomotti boys, non tanto dal punto di vistà della qualità del gioco o della tecnica (anche perchè il campo lo proibiva) ma soprattutto per la caparbietà e per la determinazione degli 11 scesi in campo. Si può dire che i molti rimpiazzi chiamati a sostituire titolari inamovibili del calibro di Piazza o D'Amico hanno tirato fuori le cosiddette "palle" tante invocate durante la settimana appena trascorsa. Queste sono vittorie che danno morale e nuova linfa in un periodo che di certo non è dei migliori.
Di sicuro tutti saranno concordi nel dire che 2 giorni fa vi è stato un autentico trascinatore nella banda rossonera. Stiamo parlando di Luca Mercuri, vero e proprio match-winner. Lasciando per un attimo lo splendido gol realizzato a 15 minuti dalla fine scopriamo cosa ha dato l'ex Renate alla causa iriense. Risposta semplice: di tutto e di più. Sia in fase difensiva che in quella offensiva (dove praticamente spesso e volentieri faceva l'attaccante aggiunto) ha speso probabilmente il cento per cento delle sue energie. Ma è soprattutto nella sua zona di competenza, il centrocampo, il punto dove ha brillato di più, permettendo spesso di dettare il gioco e i ritmi dell'azione: praticamente un vigile che controllava e dirigeva il traffico. E poi che dire del secondo tempo... Uno stakanovista che correva e tornava, correva e tirava: prima prende l'incrocio dei pali, poi si permette di "emulare" Messi dribblando 3 avversari e arrivando quasi al tiro (tra l'altro rimpallato forse con un braccio), ed infine chiude la sua opera con un sinistro da vedere e rivedere fino alla fine dei tempi... inutile dire che il suo gol entrerà nella storia del Voghera.
Al secondo gradino del podio troviamo un'altra nostra carissima conoscenza. Arrivato per "puro caso" come recitava il giornalino distribuito presso lo stadio domenica scorsa, in poco tempo è diventato mastino e pilastro difensivo nonché idolo dell'intera tifoseria rossonera. L'identikit corrisponde a Francesco Priolo. Non da pace a nessun cliente, sempre preciso e puntuale nello spazzare. E' una muraglia cinese vivente. E soprattutto è un grande uomo: da incorniciare nelle bacheche dello stadio la sua esultanza sul gol di Mercuri, dove arringava la già scalmanata tribuna rossonera.
Il terzo posto tra i migliori va di diritto ad Anthony Farina. Solito lavoro sporco, di sacrifico e dietro le quinte, e questa volta viene anche premiato dal gol. Rispetto ad altre volte lavora ancora di più per la squadra, il pallone se lo va a prendere fino al cerchio di centrocampo permettendo così di far salire la squadra, e spesso serve pallone invitanti (vedi Troiano primo tempo e Speziale seconda frazione). Peccato per l'espulsione...
E i peggiori? Bè è veramente difficile trovare i cattivi di giornata. Una prestazione da 6 politico per tutti insomma. Magari ad essere pignoli troviamo ancora qualche defezione in Fassina, anche se nonostante qualche scricchiolio soprattutto nei primi 45 minuti alla fine riesce ad alzare la testa e disputa una prestazione senza lode e senza infamia. Fa notare il suo piede sinistro battendo discretamente diversi calci d'angolo.
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