IN VETRINA
Il pareggio basta, E' SEMIFINALE!!IL SOGNO E' PIU' VICINO!!.
La zampata di Troiano permette ai rossoneri di continuare a sognare!
Voghe nel segno di Coccu, decide lui le sorti di partita e play-off.
domenica 23 gennaio 2011
Olginatese 4 Voghera 4
Se la delusione del 2 a 2 in extremis del Pontisola 8 giorni fa non fosse bastata oggi presentiamo la nuova tragedia dei colori rossoneri, che incappano in un altra gara a dir poco amara. E se la settimana scorsa si poteva imputare tutto alla sfortuna, lo stesso discorso non può essere applicato totalmente alla partita odierna.
Finisce con un sonoro 4 a 4 il match contro l'Olginatese. Una gara partita con un piede già nel fosso (dopo 5 minuti il tabellone segnava già un secco 2 a 0 per i locali), recuperata strada facendo (al 30esimo del primo tempo si ristabiliva la parità), proseguita nel migliore dei modi (i gol di Vaira e di Magnoni che spalancavano la strada degli spogliatoi praticamente) e terminata con la solita doccia fredda della pareggite avversaria (Chiaia e Donghi frantumano i sogni di gloria). Partiamo con calma dall'inizio.
Dopo neanche 2 minuti i locali passano in vantaggio con un gran gol all'incrocio dei pali da parte di Rossi sul quale Bonassi poteva fare ben poco. Stessa cosa dicasi per il 2 a 0 che arriva pochi secondi dopo la prima rete, con il gol di Cardinio, abile nello sfruttare un pallone vagante tra le file rossonere dopo il passaggio di Donghi e a insaccare con freddezza. Comunque c'è il dubbio di un possibile fuorigioco con la squadra rossonera che protesta vibramente con Trasarti che punisce severamente le richieste di spiegazione da parte di Pato ammonendolo. Da qui inizia ufficialmente la partita della Voghe.
Il primo lampo è di Magnoni, il quale serve un prezioso assist a Troiano che non sbaglia insaccando da pochi metri. Passano pochi minuti e i rossoneri agguantano il pareggio grazie all'autogol (abbastanza bello tra l'altro) di Iovine: dopo uno scambio tra Magnoni e Farina arriva il difensore bianconero a spazzare con decisione, fin troppa decisione trasformando così il suo salvataggio in un bolide che si insacca nell'angolo opposto di Otranto.
Poco prima dell'intervallo ci sono le proteste rossonere per un tocco di mano in piena area di rigore piuttosto evidente da parte di Colombo, sul quale l'arbitro ravvisa l'involontarietà scatenando così le proteste dei sostenitori vogheresi, accorsi oggi in gran numero per sostenere la squadra.
Il secondo tempo inizia nel migliore dei modi: su calcio di punizione Piazza imbecca sapientemente la testa di Vaira il quale segna il suo primo gol in maglia rossonera. Ma la prodezza di giornata è sicuramente opera del solito Miguel Magnoni: su una ripartenza l'argentino riceve palla a metà campo, sfera al piede si fa 40 metri dribblando 3 birilli (difensori) e dal limite dell'area incrocia sul secondo palo. Un gol da applausi a scena aperta.
Purtroppo è da applausi anche il 4 a 3 dell'Olginate: su calcio d'angolo la difesa rossonera respinge con un campanile, che si trasforma in ghiotta occasione per Chiaia per provare il sogno di ogni calciatore: una rovesciata. E purtroppo il sogno si avvera col pallone colpito in piena biciclettata che si insacca addirittura nell'angolino. Termina qui la partita della Voghe, con la squadra che col passare dei secondi arretra sempre di più il baricentro concedendo diverse occasioni agli avversari, fino al pareggio definitivo siglato da Donghi, abile nel sfruttare una mischia da calcio d'angolo.
La partita non regala più molte emozioni. Da segnalare solo l'espulsione di Pato a pochi secondi dal termine per somma di cartellini gialli. Da segnalare inoltre la scarsa prestazione della terna arbitrale, con il signor Trasarti che si diverte ad ammonire mezzo Voghera e a graziare i giocatori dell'Olginatese, rei di interventi da censura ai minorenni in diverse fasi della gara.
A freddo si può dire che oggi la partita è stata buttata con le seguenti colpe: un bel 80% causa negligenza dei nostri (i quali hanno saputo sapientemente ribaltare il risultato e addirittura portarsi a due lunghezze di vantaggio, ma allo stesso tempo hanno pensato di chiudere baracca e burattini anzitempo) e il restante 20% la solita sfortuna (arbitraggio da terza categoria e ovviamente i colpi di genio di Chiaia e Rossi).
E intanto il treno Mantova si trasforma in aereo e spicca il volo...
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