INTERVISTA A LUCA MERCURI

Luca Mercuri è stato intervistato dal quotidiano “La Provincia Pavese” in merito alla prestazione sottotono dei rossoneri contro il non irresistibile Villafranca. L’ex Renate, davanti al taccuino del giornalista, rimane inflessibile e commenta con serenità e tranquillità il mezzo passo falso domenicale. “Abbiamo avuto un blocco, può succedere. Ci può stare una giornata negativa anche perché ho visto in campo un Villafranca quadrato, che ha avuto più cattiveria di noi, perché giocava per la salvezza, mentre noi tentiamo un aggancio al Mantova che diventa sempre di più faticoso con il passare delle giornate. Vista la loro supremazia, penso sia stato un punto guadagnato”. Secondo il mediano alla fine il pareggio è un risultato prezioso, anche perché per come si stava mettendo la partita, soprattutto negli ultimi minuti, il Voghera ha rischiato di rimanere con la bocca asciutta. Il perché di questa giornata no? “Abbiamo commesso tutti tanti errori, dobbiamo aiutarci di più tra noi nelle difficoltà: una squadra che vuole fare bene dopo un momento negativo si rialza”. Mercuri inoltre viene stuzzicato sul fattore pubblico. A fine gara qualche spettatore si è lasciato andare a fischi o proteste per la scarsa grinta dimostrata domenica dai giocatori. “Rispetto a quando sono arrivato ora allo stadio vengono più tifosi e per noi è importante, ma mi è dispiaciuto sentire i mugugni del pubblico, anche se capisco che si sono abituati a prestazioni migliori”.
Ovviamente successivamente si passa al discorso rincorsa capolista e soprattutto alla partita contro il Darfo. “Lasciarli a meno nove con nove gare da giocare vorrebbe dire quasi sicuramente arrivare nei play-off, che era il nostro obiettivo - dice Mercuri - . Fisicamente stiamo bene, mentalmente c'è chi trova gli stimoli da solo e chi va pungolato”. Continuando il mediano rossonero però invita a controllare la Colognese. “Adesso dobbiamo guardare a loro più che al Mantova, Magoni (l’allenatore dei bergamaschi ndr) è preciso e dedica molto tempo alla cura degli avversari, proprio come Giacomotti, e poi è un grande motivatore”.
Quindi il pensiero del rossonero è molto chiaro. Nonostante i 27 punti ancora in palio per ora non bisogna fare troppi calcoli. Prima ci si guarda dietro, e poi magari si aguzza la vista verso l’alto.